Steven Adler: "Non aver fatto parte della Reunion ha messo alla prova la mia sobrietà"
Traduzione di Fede da Guns N' Roses Jungle!
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L’ex-batterista dei Guns N’ Roses, Steven Adler, è stato
intervistato di recente da “The Johnny Dare Morning Show” alla stazione radio
di Kansas City ’98.9 The Rock!’. La conversazione completa può essere sentita all’interno
del link. Blabbermouth ha cortesemente trascritto alcuni spezzoni, che noi
abbiamo tradotto.
Sull’aver suonato una manciata di concerti con i GN’R
durante il ‘Not In This Lifetime…’ Tour ha detto: “È stato esaltante. Ovviamente
mi piacerebbe che i ragazzi facessero una reunion completa con me e Izzy, ma
anche solo l’aver suonato con loro è stato fantastico. È stato grandioso.
Quando ricevi affetto da un centinaio di persone è già grandioso. Ma quando lo
ricevi da 85mila persone, è come essere sballato. Non esiste una droga
migliore. È stato così bello abbassare lo sguardo e vedere Slash, Duff ed Axl.
Sono un fa, e i fans vogliono vedere noi cinque originali, ma non avrebbe
funzionato. Mi dispiace, fan, ho fatto il meglio che potevo. Giuro su Dio e che
l’ho fatto. Connettetevi tutti e pregate Dio. Sperate che accada quest’anno.”.
Sulle sue prossime esibizioni con gli Adler’s Appetite, con
cui festeggerà il trentesimo anniversario di “Appetite For Destruction”
suonando l’intero album: “Ho fatto qualche concerto in Australia e in Europa. Andrò in Sud America. Andremo anche
in America, ovviamente. Farò ‘Appetite’ e il disco degli ‘Adler’s’, ‘Back
From The Dead’. Faremo dei pezzi anche da quell’album.
Sul libro pubblicato di recente da sua madre, ‘Sweet Child O’
Mine’: “Sapete qual è la cosa bella del libro di mia madre? Tutto quello che
potrete leggere su quel libro tratta dell’attore e del musicista, e leggerete storie
di droghe, di feste, di ragazze e di roba tipo dietro-le-quinte. Tramite il
libro di mia madre potrete dare un’occhiata a quello che facevo – le feste, le
droghe e tutto il resto – e come tutto questo stava influenzando le persone che
mi vogliono bene. Quando facevo festa, non pensavo mica, ‘Oh, cosa potrei fare
per ferire la mia famiglia oggi?’. Non me ne rendevo conto, perché non ero
perfettamente lucido. Ci sono un sacco di genitori nel mondo che hanno dei
figli che si drogano, e leggere il libro di mia madre vi farà capire
completamente che non siete soli e vi darà la possibilità di aiutare la vostra
famiglia.”.
Su Slash: “Pensavo che io e Slash saremmo stati come Geddy
Lee e Alex Lifeson. Si conoscono dai tempi delle scuole; sono cresciuti insieme
facendo musica; hanno avuto successo; e sono rimasti insieme, per tipo cinquant’anni.
Era questo che credevo che saremmo stati, ma non è andata proprio così. Gli amici
vanno e gli amici vengono, anche quelli che pensi davvero che siano nel cuore e
pensi che resteranno lì per sempre. Non provo rancore. È l’unica ragione che mi
permette di restare sobrio e di non bere. Tutta la storia dei GN’R, credetemi –
nel 2016 e 2017, il fatto che non abbiano scelto né me né Izzy, questa sarebbe
potuta essere la scusa perfetta per cominciare di nuovo a bere e a drogarmi. È
successo così l’ultima volta – l’ultima volta mi hanno come lanciato sotto un
bus, e ci sono ricaduto perché avevo il cuore a pezzi. Adesso sono più forte e
sono riuscito a passarla, questa volta. E adesso sto per ricominciare a suonare.”.
In un’intervista datata Febbraio 2017 al podcast ‘One On One With Mitch Lafon’,
Steven ha detto che non aveva intenzione di fare altri album con il gruppo che porta
il suo nome, che aveva pubblicato un disco di debutto, ‘Back From The Dead’,
nel 2012.
Steven ha pubblicato un’autobiografia nel 2010, dal titolo ‘My
Appetite For Destruction: Sex, And Drugs, And Guns N’ Roses’, nella quale ha
scritto della depressione, dei tentativi di suicidio, degli infarti in
relazione all’abuso di droghe e dell’ictus che gli ha fatto avere una paralisi
muscolare e un difetto permanente nel linguaggio.
Sebbene non faccia parte della reunion partita nel 2016,
Steven si è riunito ai Guns N’ Roses in diverse occasioni per una manciata di
concerti durante il ‘Not In This Lifetime…’ tour, tra cui tre serate negli
Stati Uniti e una a Buenos Aires, in Argentina, per suonare “Out Ta Get Me” e “My
Michelle”.
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